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Mantenere il giardino d’inverno: come fare 

Mantenere il giardino d’inverno: come fare 

Mantenere il giardino d’inverno non è sempre molto semplice. Tuttavia è importante che il giardino, anche durante i mesi invernali, non venga trascurato, questo perché altrimenti rischia di morire o danneggiarsi seriamente. Contrariamente a quello che spesso si pensa, anche durante la stagione invernale il giardino necessita di continue cure, anche se ovviamente sono diverse da quelle che sono attuate quando fa più caldo. 

Durante l’inverno in generale il terreno si ghiaccia e l’erba diventa più fragile, quindi è necessario assumere qualche accorgimento per evitare che si possa rovinare il prato. Tuttavia è importante proseguire nella pulizia periodica, prendersi cura di piante e fiori per evitare che possano rovinarsi con il freddo a causa delle gelate. 

Il periodo invernale è quello del c.d. riposo vegetativo: le piante hanno bisogno di riposarsi e così anche il terreno, per prepararsi al nuovo ciclo della primavera. Il giardino va curato e trattato anche durante la stagione fredda e la manutenzione del prato va proseguita anche quando le temperature si abbassano. Già nel periodo autunnale è opportuno cercare di pulire il prato e di prepararlo all’arrivo dei mesi più freddi. 

Se volete qualche consiglio o la consulenza di un esperto per la gestione e manutenzione del giardino in inverno, il nostro consiglio è quello di contattarci immediatamente. Assieme potremo trovare la soluzione migliore per curare il giardino d’inverno e per migliorare le sue condizioni e la sua salute. 

Prendersi cura del giardino in inverno

Innanzitutto è bene sottolineare che ci sono dei consigli di massima molto utile per curare il giardino in inverno, e che devono essere seguiti per evitare che il prato possa rovinarsi. Per prima cosa, bisogna assicurarsi che il prato riceva la luce e che respiri. Per questo motivo è necessario eliminare continuamente lo strato di foglie che si deposita sulla superficie e che rischia di soffocare l’erba. Non solo, marcendo con l’umidità le foglie possono anche causare qualche malattia al manto erboso. 

Il prato in inverno non andrebbe mai calpestato, soprattutto se è coperto di neve. Altrimenti i fili d’erba possono ricevere un severo trauma e di conseguenza non ricrescere più. Per poter pulire il giardino in inverno è sufficiente munirsi di un rastrello ed eseguire dei movimenti delicati per non rovinare l’erba che si trova sotto lo strato di foglie, che è molto delicata a causa del gelo. 

Inoltre andrebbero ridotte, per quanto possibile, le zone d’ombra del giardino che possono favorire lo sviluppo di fungi e infezioni. Durante la stagione fredda non bisogna proseguire nella concimazione del prato (che devono cessare a fine autunno e cominciare di nuovo in primavera). Se si concima l’erba in inverno, il rischio concreto è che si possa rovinare a causa del freddo. 

Cura del giardino in inverno

Sospendete le irrigazioni e assicuratevi che non ci siano dei ristagni d’acqua che possono affogare il prato e che possano causarne un ingiallimento. Se necessario, applicate della sabbia sopra ai ristagni d’acqua per poterli asciugare più velocemente. Anche il taglio del giardino in inverno deve essere opportunamente adeguato. Meglio mantenere l’erba un po’ più alta e consentire così una maggiore protezione dal freddo. 

Durante l’inverno uno dei rischi più grandi per il prato è quello della formazione del muschio. Il muschio prolifera in generale nelle zone dove non c’è molta luce, per questo se il giardino è in ombra si può valutare uno sfoltimento delle piante per consentire ai raggi del sole di illuminarlo. 

Concimazione pre invernale 

Come si è detto è opportuno evitare di concimare il giardino in inverno. Tuttavia durante l’autunno, quando si esegue l’ultima concimazione, sarebbe opportuno usare una soluzione ad alto titolo di potassio. Il potassio infatti fa davvero bene al giardino perché consente di aumentare lo spessore dei fili d’erba ed aiuta il prato a combattere il freddo. 

Non solo: è in grado di migliorare e di prolungare nel tempo la colorazione del prato durante le gelate d’inverno, migliora lo sviluppo dell’erba anche durante condizioni di stress termico, rafforza la resistenza del prato alle malattie fungine. 

Per sapere quale tipo di concime utilizzare e per conoscere il giusto dosaggio è bene optare per un fertilizzante professionale a lenta cessione che consenta di irrorare il giardino in inverno preparandolo così alla stagione fredda al meglio. Inoltre si possono anche condurre dei trattamenti biostimolanti con alghe che possono aiutare la crescita del manto erboso e che possono anche stimolare la resistenza dell’erba. 

Anche il taglio del giardino in inverno deve essere curato. L’erba in autunno ed in inverno dovrebbe alzarsi d’altezza del 20% circa per poter migliorare la sua capacità di produrre energia. Bisogna comunque evitare che superi i 9 cm di altezza, in questo caso tagliare il prato diventa necessario. 

La cura del giardino a fine inverno 

Quando sta per finire l’inverno, giunge il momento di cominciare dei lavori sul manto erboso, se necessario per mezzo di una scarnificazione e dell’arieggiatura. L’arieggiatura consente di creare dei piccoli fori nel terreno da riempire con sabbia e con terra, per far respirare la terra. La scarificazione è un’operazione che permette di sollevare il feltro dal manto di erba. 

A febbraio è tempo di cominciare a pulire il giardino raccogliendo la vegetazione morta, i rami spezzati, le foglie cadute. Aspettando poi marzo ed aprile per cominciare la semina in vista delle nuove fioriture, magari optando per un semenzaio o un composto di sabbia al fine di alleggerire il terreno. A questo punto si può iniziare a pensare a che cosa piantare nel giardino. Ad esempio dalla calendula al garofano, sono davvero tantissimi i tipi di piante che possono ravvivare il nostro giardino all’inizio della primavera. 

Se avete bisogno di una consulenza o consigli su come mantenere il giardino in inverno potete contattare i nostri esperti giardinieri. Grazie alla loro lunghissima esperienza nel settore saranno lieti di aiutarvi a trovare la soluzione perfetta per le vostre esigenze e per migliorare la salute delle piante e del giardino. Per ogni consiglio o aiuto, contattateci e saremo lieti di aiutarvi a capire come curare il giardino in inverno. 

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Come scegliere l’impianto di irrigazione

Come scegliere l’impianto di irrigazione

Quando si tratta di scegliere l’impianto di irrigazione giusto per le proprie esigenze spesso si ha un po’ di confusione in testa. Avere un bel giardino fa piacere a tutti, ma è anche necessario che effettivamente lo si tenga al meglio ed il modo migliore per farlo è avere un impianto di irrigazione di alta qualità. Non solo: l’impianto deve essere anche adatto al giardino. 

Va fatto presente che esistono tantissime tipologie di impianti per irrigare differenti, e che quindi la scelta migliore in assoluto non esiste. Possono esistere, a parità di fattori, delle scelte più consone. In genere quando si è chiamati a valutare il migliore impianto si fa la differenza fra i sistemi di irrigazione fuori terra e quelli invece interrati. Si tratta di due grandi categorie di impianti di irrigazione che possono essere presi in considerazione per annaffiare il giardino. Oltre a questo c’è anche la scelta delle centraline e di molti altri elementi dell’impianto di irrigazione che non rendono semplice la valutazione finale. 

Da esperti del giardino, possiamo dire che ogni spazio verde ha le sue esigenze che non sono necessariamente le stesse. Per questo motivo adottare dei sistemi per irrigare differenti può effettivamente modificare la qualità dell’erba e i risultati finali. Ovviamente per poter stabilire come scegliere il impianto di irrigazione migliore è anche necessario effettuare un sopralluogo in prima persona. Se avete bisogno di ulteriori contatti e consulenze sul tema, potete contattarci e assieme possiamo fare la scelta migliore per le vostre esigenze. 

L’impianto di irrigazione fuori terra 

L’impianto di irrigazione fuori terra è una tipologia di impianto che, come si può desumere dal nome, non viene interrato. Per prima cosa possiamo notare che è sicuramente un tipo di lavoro più economico in quanto non richiede il complesso lavoro dell’interratura che richiede comunque un certo impegno. 

In secondo luogo, è altamente personalizzabile perché consente di ottenere un risultato consono rispetto alle esigenze del proprio giardino. L’impianto in superficie però non piace a tutti per il semplice fatto che i tubi scorrono direttamente sopra il suolo e di conseguenza sono visibili. Ma questo, per molte persone, può non essere un problema, soprattutto se si guarda anche ai vantaggi di questo impianto di irrigazione che garantisce un giusto apporto d’acqua ad un ottimo prezzo. 

I sistemi di irrigazione a terra possono essere poi ulteriormente distinti in altre tipologie, come

  • le lance. Sono quattro getti da posizionare sulla base delle esigenze: ad esempio per i prati vanno bene a doccia, per i fiori delicati si può impostare la nebulizzazione. Inoltre è possibile anche disporre un getto telescopico per le zone più lontane. 
  • A pioggia. Gli irrigatori statici a pioggia con acqua vaporizzata servono per innaffiare i piccoli spazi circolari. 
  • Irrigatori ad intermittenza. Sono irrigatori che possono coprire delle lunghe distanze, da 0 a 360 gradi. 
  • Gli irrigatori rotanti sono assolutamente necessari per le zone più grandi, di grosse dimensioni. Si tratta di sistemi che sono dotati di più bracci che ruotano secondo una certa circonferenza e distribuiscono l’acqua. Ma come scegliere l’impianto ideale?

L’impianto di irrigazione interrato 

Per chi voglia investire di più nel sistema di irrigazione del suo giardino possiamo consigliare l’impianto di irrigazione interrato. Sicuramente il suo svantaggio principale è quello dei costi, che possono essere anche abbastanza alti. Tuttavia l’impianto di irrigazione interrato ha un grande vantaggio, è munito di irrigatori a scomparsa che possono avere la testina fissa o la testina mobile. Gli irrigatori compaiono solamente quando sono azionati per mezzo della pressione dell’acqua, altrimenti rimangono nascosti sotto il livello del suolo. Se lo si desidera, è anche possibile dotare il sistema di un programmatore elettronico che può controllare l’apertura e la chiusura delle valvole di irrigazione. In questo modo è possibile controllare il flusso idrico in qualsiasi momento. 

La testina fissa o mobile viene scelta a seconda anche della grandezza del giardino. Se il giardino è di medie o grandi dimensioni, si può optare per irrigatori a testina mobile. Se il giardino è di dimensioni contenute, si può optare per irrigatori a testina fissa che sono adatti anche per acqua a pressione bassa. 

La scelta dell’impianto di irrigazione interrato dipende anche dalla grandezza del prato, ad esempio se il raggio della superficie irrigata è di 5 metri, il diametro di giardino che verrà bagnato sarà di 10 metri. Gli irrigatori a scomparsa vanno posizionati secondo dei criteri stabiliti in modo che si possano incrociare e che non lascino nessuna zona verde senza l’apporto idrico. 

L’impianto di sub-irrigazione 

Questo tipo particolare di impianto consiste nell’interramento delle gocce d’acqua che possono essere spinte da 15 a 60 cm di profondità. Si tratta di una tecnica molto interessante perché consente di apportare delle sostanze nutritive al terreno grazie all’impianto di irrigazione. Questo impianto è una buona soluzione per mantenere costante l’umidità di certe zone del giardino come per esempio siepi, o in prossimità di alberi da frutto, campi e via dicendo. Comunque all’interno di giardini grandi è anche possibile optare per dei sistemi di irrigazione misti che possono gestire in contemporanea l’irrigazione del terreno secondo diverse modalità. 

L’impianto di irrigazione a goccia

Un’altra soluzione che può essere prospettata per scegliere bene è quella dell’impianto di irrigazione a goccia. Si tratta di un impianto particolarmente adatto per controllare al meglio la gestione dell’acqua, consente un certo risparmio nel lungo termine. Infatti questo sistema consente di depositare l’acqua attraverso delle singole gocce, bagnando la terra con lentezza e senza provocare dei pericolosi ristagni. Questo impianto di irrigazione a goccia consiste in tubi che vengono fatti snodare lungo il giardino e che rilasciano gocce d’acqua in prossimità delle piante, ed è perfetta ad esempio per l’irrigazione di giardini, arbusti ed orti. In tutti i casi questo impianto di irrigazione può anche essere collegato con una centralina a tempo che permette di gestire in ogni ora del giorno l’attivazione dell’impianto di irrigazione. 

Nella scelta dell’impianto di irrigazione migliore per il vostro prato, rivolgetevi ai migliori. Siamo a vostra disposizione per una consulenza sul tema irrigazione e per migliorare così la bellezza della zona verde della vostra casa. 

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Preparare il giardino all’inverno: come si fa 

Preparare il giardino all’inverno: come si fa 

Quando arriva l’autunno, poco prima della stagione fredda, per chi ha un giardino inizia il momento di pensare ai lavori di giardinaggio per l’inverno. Preparare il giardino all’inverno richiede qualche consiglio utile da seguire per ottenere un eccellente risultato. Il periodo invernale infatti è il momento ideale per cominciare a preparare il giardino ai momenti successivi, per la primavera. Infatti è necessario prendersi cura del giardino sin dall’autunno per poterlo preparare bene alla rinascita, ad esempio pulendolo con cura, eliminando lo sporco, potando e piantando. 

Il giardino durante l’inverno riposa, è come se si addormentasse per prepararsi a fiorire a primavera. Tuttavia è bene cercare di predisporre al meglio il contesto per aiutare il giardino a fare questo grande passo. Vediamo quindi quali sono i lavori di giardinaggio da effettuare durante l’inverno per preparare il giardino al bel tempo. 

Preparare il giardino a novembre 

Novembre è il mese in cui sta arrivando l’inverno, e di conseguenza è bene predisporre la zona verde con alcuni lavori preparatori. La prima cosa da fare è strappare le erbacce dal terreno e ripulire per bene il terreno, badando anche di rimescolare lo strato superficiale delle aiuole. Quindi si procede a concimare il terreno, se possibile con del concime organico. Inoltre bisogna proteggere le aiuole dal freddo, e ricoprirle con delle foglie per tutelarle dal gelo. 

Bisogna cominciare con le potature di novembre: ma vi consigliamo di affidarvi ad un esperto per un lavoro di questo tipo. La potatura delle piante durante la stagione fredda infatti è un compito estremamente delicato. Ad esempio a novembre si possono potare alberi come l’acero giapponese e campestre, l’aralia, il faggio, il nocciolo, il sorbo, i ciliegi ornamentali e i rosai. 

Prima dell’inverno, conoscete la qualità del terreno ed effettuate un’analisi per stabilire il valore del Ph, il tipo di terreno, humus e via dicendo e scoprite di quale tipo di concime ha più bisogno la terra. Se avete un giardino ornamentale, dovete piantare proprio in questo periodo alcune delle piante come la finestra, il bosso, oppure le piante perenni. Curate di avvolgere invece con apposite pellicole le piante che potrebbero soffrire il freddo. 

Non solo giardino: a novembre è anche necessario pulire e ritirare tutti gli attrezzi. Disinfettati gli utensili da taglio ed eliminate batteri e virus, quindi mettete tutto nelle cassette da giardinaggio. 

Proteggere le piante d’inverno 

La stagione invernale è molto rigida e di conseguenza è bene tutelare con cura la piante. Per questo motivo è bene proteggere le piante ad esempio per mezzo di appositi cellophane e sacchi di plastica che possono evitare che vengano uccide al gelo. 

Si può pensare di proteggere le piante dal freddo anche per mezzo di uno strato protettivo ad esempio con una pacciamatura con foglie, con paglia e fieno o erba asciutta. Le piante più sensibili vanno protette molto bene soprattuto se si vive in una zona molto fredda e dove ci sono forti venti. 

Le piante messe a dimora da poco e quelle giovani sono quelle più sensibili in assoluto, per le quali quindi è possibile un ricovero in serra o in garage. L’importante è che la stanza dove vengono messe sia luminosa, ma non riscaldata. Per quanto riguarda la protezione di gerani e di surfinie, andrebbero sempre messi in un luogo ombreggiato e fresco dopo una adeguata potatura. 

I vasi lasciati all’esterno possono essere più disposti al congelamento, per cui si possono inserire in un cassone con della sabbia oppure possono essere coibentate con delle zolle di gommapiuma. 

Il giardinaggio in inverno 

Durante l’inverno si possono anche inserire delle nuove piante. Nulla infatti vieta di poter mettere delle piante nuove soprattutto nel mese di novembre e dicembre. Anzi, se vengono inseriti durante questo periodo, le piante hanno più probabilità di riuscire a inserire a fondo le radici e di rinnovarsi in primavera. Dopo aver piantato le piante (solamente quelle specie che durante l’inverno possono sopravvivere) proteggete le loro radici con delle foglie e terriccio soffice che verranno tolti in primavera. 

All’inizio di dicembre è possibile anche mettere a dimora alcuni bulbi come per esempio narcisi, tulipani e giacinti. Verso l’arrivo della primavera potrebbe essere utile occuparsi del rinvaso delle piante. Il rinvaso è necessario quando le radici della pianta stanno per uscire dai fori del drenaggio. Il cambiamento del vaso può essere un po’ stressante per le piante quindi tenete tutto quello che vi serve per l’operazione a portata di mano, con tanto di terriccio specifico. 

Pulizie del giardino d’inverno

Durante l’inverno le giornate fredde sono numerose e di conseguenza si passa molto tempo in casa. Per questo motivo è importante cercare di dedicarsi, in questo periodo, alla pulizia delle piante e del giardino dalle foglie morte. La manutenzione è di particolare importanza soprattutto sul prato, già nel corso della stagione fredda, per evitare che esso marcisca. 

Bisogna avere cura di pulire anche le aiuole e le bordure, in questo caso però dopo la raccolta si può effettuare un trattamento con la poltiglia bordolese sul legno e sul terreno che lo circonda. La prima cosa da fare a febbraio sono le pulizie di primavera in giardino, che sono molto importanti soprattutto per garantire un buon risultato e l’ossigenazione del prato. Infatti gli strati di foglie possono marcire e quindi far ammalare il prato e non lasciano respirare piante e fiori. 

La prima cosa da fare nei lavori di giardinaggio a primavera quindi è proprio ripulire il prato dalla presenza di arbusti, di foglie e di sporco. Fate particolarmente attenzione alle piante infestanti che possono riprodursi molto velocemente non appena cessa il freddo.

A febbraio giunge il momento di potare alcuni fiori: ad esempio la rosa va potata fintanto che dura il freddo e non sono ancora presenti germoglia. Usate una cesoia disinfettata ed affilata per procedere ai lavori e nelle rose a cespuglio accorciate i rami da 30 cm da terra e lasciate 2-3 gemme. Sempre in questo mese è possibile cominciare ad eseguire la potatura degli alberi da frutto come il melo, il pero, la vite e via dicendo. 

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I lavori di giardinaggio in primavera 

I lavori di giardinaggio in primavera 

I lavori di giardinaggio in primavera possono essere di diverso tipo, ma sono quasi tutti indirizzati a preparare al bel tempo lo spazio verde della casa. Grazie ai lavori di giardinaggio in primavera è possibile migliorare l’aspetto della zona verde e permettere alle piante ed ai fiori di risplendere di mille colori. Come ben si sa, il giardino non dorme mai davvero e anche durante l’inverno è importante prendersene cura per poter godersi un bellissimo giardino in primavera. 

Tuttavia soprattutto con l’arrivo della bella stagione è importante adottare qualche accorgimento per il prato, i fiori e le piante e per permettere loro di essere davvero pronti alla bella stagione. Irrigare l’erba, tagliarla, concimare sono solamente alcuni dei primi passi da fare per permettere al manto erboso di ritrovare tutta la sua bellezza e la sua perfezione. Chiariamo che i lavori per preparare il giardino alla primavera possono essere cominciati anche con qualche mese di anticipo, ad esempio a gennaio o febbraio, purché si faccia attenzione a possibili nuove gelate. 

Ma quali sono i migliori consigli per cominciare a prendersi cura del giardino durante la bella stagione? Come effettuare i lavori di giardinaggio quando arriva marzo o aprile? Dato che non sempre si hanno risposte giuste a questi quesiti, il nostro consiglio è quello di rivolgersi agli esperti del giardinaggio in primavera per poter trovare la soluzione perfetta per il giardino. Se siete indecisi sul nuovo impianto di irrigazione, se non sapete come migliorare la bellezza del vostro giardino possiamo darvi degli utili consigli per migliorare l’aspetto del verde. 

Curare il prato a primavera

Arriva la primavera ed il prato ha bisogno di nuove attenzioni e cuore. Il primo passo da fare è quello dello sfalcio dell’erba, che in genere è un’operazione che comincia ai primi di marzo. Lo sfalcio serve per tagliare l’erba dopo un lungo inverno e per permettere ai fili di erba di abituarsi alla luce del sole. Il consiglio migliore è quello di tagliare il prato per una volta a settimana, da marzo ad aprile, e quando comincia maggio di tagliarlo ogni dieci giorni, fino al mese di giugno. Il taglio perfetto? A 2,5 cm per le varietà Poa, a 3,5 cm da terra per le varietà Festuca e Lolium. 

Dopo di che è ora di cominciare a concimare il prato per migliorarne sia lo stato di salute che la colorazione. Per i concimi migliori ci possono essere tanti consigli diversi, potete usare quelli con alto tenore d’azoto a lento rilascio che permettono di risvegliare il prato in modo del tutto naturale. Il concime va steso una volta ogni due settimane e subito dopo il taglio sul manto erboso, in tre cucchiai per ogni metro quadro. Quindi si procede ad innaffiare il prato. 

Con l’aumento delle temperature, poi, diventa necessario anche cominciare ad irrigare il prato per evitare che l’erba possa ingiallire e sentire la mancanza dell’acqua. Si può innaffiare fino ad una volta a settimana, tarando sempre comunque le quantità d’acqua necessarie a seconda della concreta temperatura e della stagione. La soluzione migliore è quella di bagnare soprattutto al mattino presto o alla sera per evitare che l’acqua possa subito evaporare non appena posata. 

Arieggiatura e sabbiatura del prato

L’arieggiatura del prato è assolutamente necessaria per preparare alla primavera il giardino. Vuoi sapere se è il momento giusto per arieggiare? L’unica cosa da fare è infilare una penna nel terreno. Se si fa fatica a farlo, è possibile che il prato sia in forte sofferenza. Per poter arieggiare il prato è necessario dotarsi di prodotti ad hoc come per esempio il carotatore o gli arieggatori elettrici. 

Dopo di che è opportuno passare alla sabbiatura del prato, che serve per riempire i vuoti che si creano in conseguenza all’operazione precedente e per colmare le depressioni del terreno. Questo migliora anche il prato dal punto di vista meramente estetico. 

Pulizia del giardino a primavera

Inutile pensare che non sia così: terminato l’inverno molto spesso il prato e il giardino sono pieni di erbacce e di foglie cadute e rimaste sul terreno. La pulizia del giardino in primavera diventa di fondamentale importanza non solo per motivi estetici, ma anche perché le foglie lasciate sul prato possono tendere a marcire e di conseguenza lasciare creare uno strato di funghi sottostante. Le foglie vanno quindi rastrellate e raccolte ma con attenzione per evitare che si possano rompere i fili d’erba. 

Eventuali erbe infestanti che durante gli ultimi mesi siano cresciute nel giardino vanno eliminate il più rapidamente possibile. Inoltre è possibile cominciare a spandere attorno agli alberi ed agli arbusti del concime organico maturo o granulare a lenta cessione per poter nutrire le piante per i mesi a venire. Muovendo un po’ il terreno prima di fare questa operazione sarà possibile favorire la penetrazione delle sostanze nutritive. Se necessario, le piante vanno anche innaffiate. 

Per evitare la proliferazione delle malattie da funghi e insetti, che nel periodo di primavera cominciano a diffondersi, è bene cominciare con i trattamenti preventivi. Anche in giardino infatti prevenire è sempre meglio di curare e l’uso di prodotti naturali che allontanano gli insetti e le infezioni può tornare davvero molto utile. Nelle zone del prato in ombra, dove c’è il rischio che si formi del muschio, è bene intervenire con dei fertilizzanti ad hoc. 

Predisporre il giardino 

Se vi siete presi cura bene del prato, è ora di cominciare a pensare al giardino. Per cominciare bisogna rastrellare i gruppi di piante perenni per cercare di arieggiare il più possibile il terreno e far sì che i raggi del sole lo possano raggiungere prima possibile, riscaldandolo. Dopo di che è ora di pulire le aiuole, cominciando con l’eliminare le foglie vecchie e pulire la base delle piante in modo da favorire la formazione dei germogli nuovi. 

Una pianta che ha bisogno di essere potata va trattata con le cesoie, in alcuni casi fino alla base per poter rinascere completamente. Le piante che sono diventate troppo alte, invece, vanno sempre accorciate e bisogna sempre valutare che siano state ben protette dal freddo durante la stagione invernale. Le pianti perenni che sono diventate troppo dense vanno sempre divide. 

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Risemina e rinnovo del prato: come si fa

Risemina e rinnovo del prato: come si fa

Il periodo alla fine dell’inverno ed all’inizio della primavera è senza dubbio il migliore per procedere alla risemina del prato, cioè all’operazione che porta a rigenerare e infoltire le zone del manto erboso che possono essere rimaste rovinate col tempo, che si sono ammalate e che si sono logorate. In moltissimi casi la soluzione migliore per riportare il prato allo stato originario è quello di riseminarlo, in modo che si possa dare origine alla auto-rigenerazione. La risemina del prato è molto utile anche per quelle porzioni di manto erboso che sono sempre all’ombra e che di conseguenza tendono ad essere meno rigogliose. 

Insomma, la risemina del prato è un modo ideale per poter nuovamente rimpolpare il manto erboso e vederlo più bello, più verde e più folto. Ma come bisogna procedere per questa operazione? Come si fa il rinnovo del prato, come bisogna muoversi? 

Vogliamo darvi qualche utile consiglio che potrà servirvi se state pensando alla risemina del prato. Innanzitutto sappiate che potrebbe esservi utile il consiglio degli esperti per valutare quale sia la soluzione migliore per procedere al rinnovo del prato dopo diversi anni.Si parla di risemina in primavera e di trasemina del prato durante la stagione autunnale, quando si prepara il prato all’inverno per consentirgli di essere più resistente e robusto. 

Dato che anche il più forte dei manti erbosi subisce necessariamente gli effetti del caldo e del freddo è normale che dopo l’inverno ci si renda conto che la situazione non è più molto felice. Il prato appare ingiallito oppure scuro o poco florido. Anche l’eccessivo calpestio, la presenza di cani e di talpe possono rendere necessario procedere alla risemina del prato. Prima della rigenerazione bisogna procedere alla valutazione dello stato del manto erboso, e poi decidere di conseguenza. 

Di seguito qualche consiglio utile per la risemina del prato e per avere un giardino più bello dopo l’inverno. 

La risemina del prato del prato: consigli

Innanzitutto questa operazione andrebbe condotta soprattutto all’inizio della primavera ma con qualche accorgimento. Può capitare infatti che all’inizio della stagione primaverile si presentino ancora delle gelate e di conseguenza la temperatura del terreno sia troppo bassa. Non si tratta in questo caso del periodo migliore della risemina. Tuttavia se si aspetta che le gelate siano terminate e che la temperatura del terreno salga ad 8-10 gradi, misurandola con appositi termometri, allora è possibile cominciare con il rinnovo. 

Innanzitutto bisogna tagliare l’erba molto bassa, a livello di circa 2 o 2.5 cm al massimo. Una volta effettuato il taglio, si dovrebbero usare degli strumenti speciali chiamati arieggiatori che permettono di muovere il terreno e di restituirgli l’ossigeno. La pulizia del terreno avviene in genere ad opera di esperti del settore: siamo a vostra disposizione per una consulenza sulla risemina del prato in primavera. 

Dopo aver effettuato questa leggera incisione del suolo, bisogna raccogliere il materiale che si è ottenuto per mezzo di rastrelli a denti fitti. Quindi si riporta uno strato di 3-4 mm di terriccio da prato, meglio ancora se ecologico, e che consisterà nel letto che andrà ad accogliere i nuovi semi e che consentirà loro di germogliare ancora una volta. L’operazione di risemina del prato spesso viene trascurata sotto questo punto di vista che invece è molto importante per migliorare la germinazione e quindi la crescita dell’erba. 

Procedere alla risemina

Si procede quindi all’operazione di risemina usando un miscuglio di semi ad hoc. Quale miscuglio usare lo vedremo fra poco. Vi consigliamo di mischiare ai semi anche della polvere contro le formiche del tutto naturale, se vi sono problemi di presenza di formiche nella zona. Il terreno, alla fine, va rullato con rulli da prato e compattato. Si procede quindi ad una concimazione di copertura con un fertilizzante ad alto contenuto di fosforo e il terreno va tenuto umido in maniera costante per circa 10 giorni. Si deve attendere che germoglino le sementi. Poi si può procedere all’irrigazione quotidiana al mattino presto, fino a che giunga il momento di tagliare l’erba. 

Il primo taglio dopo la risemina del prato va effettuato quando l’erba ha raggiunto un’altezza di 8-10 cm circa, con seguire la concimazione di supporto con concimi azotati a lenta cessione. Quale è il miscuglio migliore per la risemina del prato? Quale è la soluzione migliore in un caso simile? Questo tipo di scelta andrebbe sempre effettuata, in caso di dubbio, assieme ad un esperto che possa consigliarci sulla soluzione migliore. 

La trasemina del prato 

Oltre alla risemina del prato c’è anche la possibilità di eseguire un trattamento poco conosciuto, ma in realtà molto utile. Stiamo parlando della trasemina del prato, che consiste in una soluzione utile per mantenere il prato di un bel verde smeraldo anche durante l’inverno. Capita spesso infatti che durante la stagione invernale il prato possa perdere colore e diventare più giallastro. In realtà è normalissimo il cambio di colore quando cambiano le temperature. Tuttavia ad ottobre è possibile prevenire la perdita del tono del prato grazie alla trasemina. 

La trasemina consiste semplicemente nel procedimento per mezzo del quale si distribuiscono sul prato delle quantità di semi di Lolium perenne per far sì che attecchiscano fra l’erba presente. Dopo aver fatto attecchire i semi, bisogna annaffiare in modo da agevolare la germinazione dell’erba. La trasemina permette di regalare di nuovo al prato una bella ed intensa colorazione verde, tuttavia è necessario curarsi anche di tagliare il prato. Questo, però, solo dopo che la trasemina abbia attecchito.

La buona cura del prato durante la stagione fredda, poi, chiede che si proceda con delle concimazioni ricche di potassio e di fosforo che agiscono sulle radici dell’erba. La trasemina del prato può avvenire manualmente oppure per mezzo di apposite macchine per dischi e per lame che possono introdurre i semi più in profondità. Esse garantiscono così un maggiore livello di umidità che è necessario anche per la germinazione. In generale si consiglia di effettuare la semina per mezzo di due passaggi incrociati in diagonale e procedere poi ad aggiungere il terriccio per poter concimare al meglio la zona coltivata. 

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Migliori piante e fiori da giardino

Migliori piante e fiori da giardino

La scelta delle piante e fiori da giardino non è semplice e può variare non solamente l’aspetto estetico del giardino, ma persino il lavoro pratico che ci sta attorno. Infatti la scelta del tipo di pianta o fiore permette di mutare considerevolmente anche il lavoro che si deve fare per migliorare l’estetica del giardino e i risultati finali. La scelta però non è sempre semplice anche a causa della presenza di tantissime tipologie di prodotti completamente diversi che possono essere ideali per i diversi casi. 

Per questo motivo nella scelta delle migliori piante e fiori da giardino bisogna tenere conto innanzitutto e soprattutto delle proprie esigenze. A seconda del tempo che si ha per curarsi del giardino e dei fiori è possibile optare per una soluzione o per l’altra. Chi ha il pollice verde si può avventurare su piante e fiori più complessi che potrebbero richiedere una maggiore attenzione. Chi invece è negato può chiedere consiglio per piante più semplici e resistenti. 

A proposito, il modo migliore per scegliere piante e fiori da giardino adatti è quello di farsi consigliare da un esperto che possa valutare di volta in volta quale è la scelta giusta. Se avete bisogno di una consulenza in tema piante e fiori, siamo a vostra disposizione per aiutarvi a scegliere quello che fa per voi. Non esitate a contattarci per domandarci un consiglio o una consulenza con sopralluogo per le piante e fiori da giardino migliori per le vostre esigenze. 

Le migliori piante per il giardino 

Fortunatamente esistono diverse piante per il giardino che sono molto semplici da coltivare e da curare, ma bisogna tenere conto delle soluzioni migliori anche guardando al terreno, al clima a disposizione, allo spazio. In generale quando si progetta una piccola oasi si crea anche un mix di piante diverse che consente di avere un giardino sempre vitale anche durante la stagione fredda. Si possono quindi mischiare piante biennali, fiorite e sempreverdi per ottenere un effetto valido. 

Cosa tenere da conto prima di scegliere le migliori piante da giardino? 

  • Innanzitutto dello spazio a disposizione. Un piccolo spazio, evidentemente, è ideale per la gestione di piante di piccole o media dimensione, mentre se si ha un giardino grandi si può optare per grandi piante come arbusti da giardino e piante. 
  • Bisogna anche valutare l’esposizione al sole della pianta, perché non tutte le specie la tollerano. Quindi a seconda del fatto che si abbia un giardino in penombra o meno si può optare per diverse soluzioni. 
  • Il clima. Le temperature delle zone dove si vive possono rivalersi direttamente sulla salute delle piante e quindi bisogna scegliere le essenze migliori per le proprie esigenze. 
  • Si deve tenere conto anche del terreno. La varietà del terreno può influenzare la scelta delle piante, ad esempio il fatto che sia acido, argilloso, calcareo e via dicendo. 
  • Presenza di altre piante all’interno del giardino. Se nel giardino vivono già delle piante bisogna valutare anche la compatibilità rispetto a quelle già esistenti, per un risultato ottimale. 

Scegliere le piante sempreverdi 

Se volete un giardino sempre vitale e allegro anche quando arriva l’inverno, la soluzione è l’acquisto delle piante da giardino sempreverdi. Ad esempio: 

  • il viburno, che si adatta anche ai climi caldi e freddi. Ha poche esigenze in fatto di coltura, cresce bene senza particolari malattie e può essere usato per formare siepi e barriere vegetali con grande comodità. 
  • La rosa è una pianta bellissima da giardino, una perenne che a seconda della specie può crescere a cespuglio, arbusto, rampicante. Colorata, generosa, profumata, è la soluzione migliore per chi voglia un bellissimo giardino. 
  • Le felci. Sono sempreverdi e amano stare all’ombra, sono quindi l’ideale per un giardino che è spesso in penombra e che si vuole tenere vivo anche d’inverno. 
  • Forsizia. Si tratta di uno dei primi arbusti che fioriscono nella stagione invernale, quando il freddo è ancora intenso. Va bene per dare un tocco di colore e verde nel giardino quando fa freddo. 
  • Ginepro. Le sue bacche sono caratteristiche, e il ginepro è ideale per chi abbia un terreno rustico e un terreno molto selvaggio. 
  • Elleboro. Tipica pianta da giardino invernale, regala dei bellissimi fiori bianchi, porpora o rosa (molto velenosi se ingeriti). 
  • Ciclamino. Un fiore ideale per la stagione invernale, perché ravviva i colori del giardino rendendo tutto molto più allegro. 

Piante per giardino piccolo

Avete un giardino di piccole dimensioni ma volete comunque delle piante che siano ben proporzionate? Ecco qualche idea per scegliere al meglio delle piccole piante per il vostro giardino. 

  • Viburno Tino. Si tratta di un arbusto sempreverde molto colorato e rustico, ideale per creare delle bellissime siepi da giardino o per riparare dal rumore e dal vento alcune zone della casa. 
  • L’Echinacea, fiore che assomiglia alle margherite (appartiene alla stessa famiglia) fiorisce da aprile a settembre se messa al sole. Ha dei fiori coloratissimi e molto profumati, va bene per i giardini piccoli ed inoltre non richiede grandissime cure. 
  • Catalpa. Per un piccolo giardino, una piccola pianta: la catalpa, o albero dei sigari, è una pianta decorativa che dura fino al tardo autunno. Ha una corteccia marroncina e verdastra e foglie verde chiaro. In primavera produce dei fiori bianchi con striature rosse molto profumati. Elegantissima e discreta, ombreggia una piccola zona del giardino. 
  • Mahonia. Si tratta di un arbusto che è in grado di resistere bene al freddo ed al caldo e ai parassiti. Al massimo 3 metri di lunghezza ed altezza e si adatta ad ogni terreno. Sono indicate per colorare bene alcune zone del giardino grazie ai fiori che sono giallo oro e profumatissimi. 
  • Astilbe. Una bella pianta perenne con fiori che assomigliano a quelli della felce ma sono colorati, di rosa, bianco, rosso, lillà e via dicendo. Vanno bene in un giardino che è molto in penombra e regalano subito colori ed allegria. 
  • Petunia. Una pianta molto comune perché semplici da curare e perché creano tantissimi fiori che colorano davvero ogni balcone o terrazzo. Possono sviluppare dei grandi cespugli colorati. Vanno bene in un giardino protetto dal sole e dalla pioggia. 
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Irrigazione del prato, come farla al meglio

Irrigazione del prato, come farla al meglio

Irrigare bene il prato può sembrare una banalità per chiunque sia abituato a prendersi cura del suo giardino. Invece si tratta di un momento di fondamentale importanza che può davvero fare la differenza nel risultato finale e nella bellezza e salute del manto erboso. Solo che spesso si tende a dare per scontato che l’irrigazione del prato sia un fatto molto semplice e banale, al quale non prestare attenzione. 

Da esperti nella gestione del giardino da ormai anni ed anni possiamo dirvi che non è così. Anzi, molto spesso ci capita di vedere dei prati rovinati dall’irrigazione sbagliata, troppo abbondante o troppo carente. La realtà è che per ogni prato bisognerebbe scegliere una soluzione di irrigazione adatta alla grandezza del manto ed al tipo di piante che ci sono, ma questo non sempre avviene e quindi si creano dei problemi. Irrigare il giardino è un fatto assai importante ed è questo il motivo per cui vogliamo darvi alcuni consigli pratici su come dare da bere all’erba e come nutrirla al meglio. 

Ogni stagione poi può avere le sue regole di irrigazione, è intuibile che durante la stagione calda il prato possa soffrire la sete mentre durante l’inverno ci siano già le piogge a bagnare la terra. Ecco quindi una serie di consigli che possono tornare utili sull’irrigazione del prato, per comprendere fino in fondo l’importanza di scegliere bene il metodo per annaffiare e il modo e i tempi per farlo. 

Quando irrigare? 

Chiunque abbia avuto un giardino sa bene quanto questa domanda sia di fondamentale importanza. Non si tratta solo di dare da bere al prato ma di scegliere il momento giusto per irrigare, senza compromessi. Solo che non si ha sempre idea di come e quando dare da bere al giardino. 

In generale quando si parla di quando irrigare il prato si fa riferimento agli orari migliori che sono considerati:

  • in primavera, autunno, al mattino presto. Può valere anche per le giornate estive meno calde. Irrigare nelle prime ore dell’alba permette di eliminare la rugiada dagli steli d’erba ed elimina il rischio delle malattie fungine, inoltre permette all’acqua di raggiungere le radici prima che il sole la faccia evaporare. Si elimina il rischio, presente in estate, di bruciare il prato a causa del calore eccessivo perché l’acqua sotto il sole crea questo effetto. Si evita anche il pericolo della gelata notturna che potrebbe rovinare il manto. 
  • Nelle giornate calde in estate è meglio innaffiare la sera, in modo che l’acqua abbia tutto il tempo di penetrare nel terreno e che i danni dell’evaporazione siano assai ridotti. 

Può capitare che per impegni lavorativi od altro non si abbia la possibilità di dare da bere al prato negli orari indicati. In questi casi sarebbe bene dotarsi di un irrigatore con centralina automatizzata che permette di valutare l’orario di irrigazione e parte automaticamente. 

Quanto irrigare?

Il fabbisogno medio di acqua in termini di litri per metro quadro, al nord, è di 5 litri al metro quadro. Al centro è di 6 litri per metro quadro ed al sud è di sette litri per metro quadro. La media di 5 litri al giorno per metro quadro comunque può variare a seconda anche del tipo di erba e della qualità del terreno, della presenza di molto vento e via dicendo. 

La media, quindi, può essere bella sopraindicata, e fa quasi sempre riferimento ad un prato che abbia sete (durante la stagione estiva) quando bisogna incrementare la quantità d’acqua a causa del sole e del vento che provoca una disidratazione più veloce. Ovviamente allo stesso tempo quando fa più freddo è necessario diminuire la quantità di acqua. 

La quantità di acqua dipende anche dal tipo di terreno. Se si tratta di un terreno sabbioso, tende ad asciugarsi molto velocemente. Il terreno argilloso invece trattiene l’acqua e quindi rimane umido a lungo. Il terreno sabbioso va quindi irrigato con più frequenza e quello argilloso con minore frequenza. 

Ogni quanti giorni irrigare il prato? In estate, a causa delle alte temperature, diventa necessario dare da bere al prato tutti i giorni. In primavera ed autunno si può irrigare semplicemente una volta ogni due o tre giorni. Quando non fa caldo, fare delle pause fra un’irrigazione e l’altra permette di aumentare le capacità del terreno di trattenere l’acqua e mantiene lontane anche le malattie causate dai funghi. Si deve però tenere conto anche del tipo di terreno, se è molto sabbioso bisogna irrigare più volte al giorno anche se non fa moltissimo caldo, perché assorbe più acqua. 

Irrigare in tutte le stagioni 

Di stagione in stagione il prato può avere anche delle esigenze differenti. Quello che conta è che prima di innaffiare il prato si tenga conto delle sue esigenze particolari che dipendono non solo dalla stagione ma anche dalle caratteristiche del terreno. Ad esempio se il terreno è argilloso o sabbioso, si possono prender delle decisioni diverse. 

Irrigare il prato in ogni stagione richiede accorgimenti particolari e qualche consiglio utile per evitare di danneggiare il manto con troppa acqua. 

  • Irrigare il prato in primavera. Come abbiamo detto questa è una delle stagioni più importanti perché l’erba deve crescere e riprendersi dall’inverno. Bisogna dare da bere al prato almeno ogni 2-3 giorni facendo assorbire bene tutta l’acqua al terreno. 
  • Irrigare il prato in estate. In questa stagione le temperature salgono e di conseguenza bisogna irrigare più volte al giorno. Il momento migliore, abbiamo visto, è quello della sera quando il sole ormai è calato ed il terreno può assorbire l’acqua. Non bagnate durante il giorno quando c’è il sole, perché si rischia seriamente la bruciatura di tutti i fili d’erba. 
  • Irrigare il prato in autunno. In questa fase dell’anno è bene irrigare il prato almeno 2-3 volte ogni settimana, specie quando piove poco. 
  • Irrigare il prato in inverno. In inverno l’irrigazione del manto erboso deve essere interrotta, il prato va a riposo. Questo però non significa che non si debba tenere ben pulito il prato, eliminando sempre foglie ed erbacce e facendolo respirare. In questo modo se ne garantisce la salute. 
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Manutenzione del giardino in estate

Manutenzione del giardino in estate

La cura del giardino in estate è di fondamentale importanza, questo perché in questa stagione il prato rifiorisce e con lui anche i fiori, ma si possono anche creare delle problematiche a causa delle temperature. Infatti durante la stagione estiva il sole spesso batte molto forte sul giardino, quindi bisogna prendere delle precauzioni per preservare e conservare sani fiori e piante. 

Nella nostra esperienza di anni nel settore siamo spesso intervenuti per riparare ai danni avvenuti al giardino in estate, proprio a causa dell’eccesso di calore e della carenza di cure. Per questo motivo abbiamo deciso di inserire qui qualche consiglio su come operare la manutenzione del giardino durante la stagione estiva, per consentire di avere sempre a disposizione un giardino bello e sano in qualsiasi mese dell’anno. 

La cura del giardino in estate può essere davvero divertente se fatta bene e aiuta ad avere la soddisfazione di un giardino bello ed in salute in ogni stagione dell’anno. Se avete dubbi, volete consigli sulla manutenzione del giardino in estate, chiamateci subito per una consulenza o sopralluogo e potremo aiutarvi nell’opera di manutenzione del verde al meglio delle vostre necessità. 

Prato in estate: cosa sapere

I mesi estivi sono fra i mesi più critici in assoluto per il giardino, a causa dell’innalzamento delle temperature e dello stress termico. La stessa esposizione ai raggi del sole può danneggiare i fili dell’erba. Per questo motivo bisogna prendere in considerazione qualche consiglio utile per cercare di migliorare l’estetica ed il benessere del prato quando si avvicina la stagione calda. 

In primo luogo, alzare l’altezza del taglio. Il taglio del giardino in estate è davvero molto, molto delicato. Infatti se si eseguono tagli bassi si rischia di indebolire e seccare l’erba. Non solo, il taglio basso diminuisce lo scambio gassoso ed aumenta anche lo stress per l’erba. Il consiglio è quello di optare per un taglio ad altezza di 5 cm per far sì che durante il giorno le foglie possano assorbire l’anidride carbonica per nutrirsi. 

Il nostro consiglio per la cura del vostro prato in estate è quello di eseguire le corrette biostimolazioni per rinforzare il manto erboso. In particolare i cicli di biostimolazione usano composti naturali in formazione liquida che possono attivare il metabolismo dell’erba e possono aiutarla a combattere lo stress che si crea per l’esposizione al calore ed alla luce del sole. Inoltre questi prodotti possono essere molto utili per combattere anche la presenza dei radicali liberi all’interno delle piante. 

Irrigare il prato in estate è uno dei fattori ai quali bisogna fare più attenzione. Infatti durante l’estate bisogna stare attenti ad evitare di innaffiare il prato la mattina (a meno che sia una giornata nuvolosa e sia molto presto). Il momento migliore è la sera, in quanto in questo contesto è possibile innaffiare le piante senza la presenza dei raggi del sole che tendono a bruciare la terra e di conseguenza a rovinare il prato. Fate sempre molta attenzione che la terra assorba bene l’acqua dell’irrigazione.  

Prato ingiallito d’estate 

Può capitare e spesso capita: il bel manto erboso verde è diventato una distesa ingiallita e triste con i fili d’erba flosci e scoloriti. In un caso simile è possibile intervenire perché il manto erboso giallo è davvero sgradevole da vedere e poco bello per la vista. Il prato in estate può tendere all’ingiallimento a causa delle temperature esterne molto elevate. Se il prato è esposto al sole quasi tutto il giorno, è evidente che il calore causa una evaporazione dell’acqua nel terreno privando così la terra di sostanze nutritive.

Senza nutrimento, in disidratazione, il prato non può certo resistere per lungo termine e di conseguenza comincia ad ingiallire. In sostanza la prima causa dell’ingiallimento del prato è la disidratazione e le temperature elevate. Tuttavia in alcuni casi può anche verificarsi un fenomeno opposto che è quello dell’eccessivo ristagno d’acqua. Se si irriga troppo spesso il giardino ed esso non assorbe l’acqua, possono crearsi dei ristagni che possono portare l’erba a marcire in maniera molto veloce, perché anche in questo caso è priva delle proprietà nutritive. 

Prevenire il prato giallo è la cosa migliore in assoluto che si può fare. Possiamo consigliarvi di concentrare frequentemente l’irrigazione soprattutto se il clima è caldo e secco. Irrigate al tramonto e alle prime ore dell’alba e curatevi che il terreno sia umido per una profondità di circa 10 cm e non di più. Se vivete in una zona molto piovosa, invece, dovete cercare di ridurre l’annaffiatura dell’erba e potete anche aggiungere sabbia al terreno per frenare l’effetto argilloso che tende a trattenere l’acqua. 

Infine, è anche importante cercare di operare la corretta manutenzione contro il prato giallo. Ad esempio bisogna evitare di calpestare il prato perché questo può indebolire l’erba e quindi spingere per il suo ingiallimento. Bisogna evitare di tosare l’erba nei periodi più caldi perché questo potrebbe surriscaldare troppo il terreno causando un disastro. 

Manutenzione del giardino in estate 

Durante l’estate è anche tempo di prendersi cura delle piante e dei fiori del giardino che anch’essi potrebbero soffrire il caldo. Le erbacee vanno sempre eliminate, la primavera e l’estate sono le stagioni in cui tendono a proliferare il più possibile. Di conseguenza è necessario cercare di eliminarle. Bisogna anche eliminare i fiori non appena sfioriscono perché questo aiuta a prolungare la fioritura. 

Se si ha la lavanda in giardino bisogna tagliare i rametti la mattina presto per poterli usare per profumare la casa. Le rose durante l’estate vanno concimate e le siepi vanno lavate. Questo è vero soprattutto se sono vicine ad una strada e di conseguenza si è creata un po’ di polvere sulle foglie. I rosai sfioriti vanno puliti, e potati accorciando i rami. Bisogna anche regolare le siepi ed i cespugli da fiore. 

La prevenzione delle malattie del prato è molto importante anche durante la stagione estiva. In particolare il problema maggiore è rappresentato dalle malattie fungine. Tuttavia oggi ci sono delle tecniche al 100% naturali che possono aiutare ad eliminare il problema dei funghi dal prato, quindi provate a seguirle per migliorare la salute del manto erboso. 

L’eliminazione degli insetti dannosi è una delle prime cose che bisognerebbe fare quando ci si prende cura di un prato d’estate. Gli insetti dannosi durante la stagione calda tendono a manifestarsi e possono essere un grosso problema per le radici dell’erba e anche per fiori e pianti. Come tenerli lontani? Semplicemente con l’uso di alcuni preparati biologici che possono eliminare il problema alla radice. 

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Centralina irrigazione come sceglierla 

Centralina irrigazione come sceglierla 

La cura del giardino passa anche attraverso la scelta della giusta centralina per irrigazione. Infatti grazie a questo tipo di prodotto è possibile gestire al meglio l’irrigazione del prato e programmare in modo molto comodo, soprattutto per chi ha impegni durante il giorno, l’irrigazione del giardino. La scelta della centralina è importante perché permette di gestire a distanza il controllo dell’annaffiamento del prato. 

Non solo, bisogna anche evitare alcuni errori che possono sembrare banali ma che possono compromettere davvero la salute del manto erboso. La centralina per irrigazione ci permette di gestire senza stress ed in totale comodità la salute del giardino, per vederlo sempre verde e ricco di salute e florido. Tuttavia non è sempre semplice scegliere la migliore centralina, soprattutto se si tratta della prima volta. Si possono avere dei dubbi sul modello migliore da scegliere per le esigenze del giardino, su come si programma, insomma su come funziona la centralina per irrigazione. 

Come risolvere questi dubbi? Ovviamente con una domanda agli esperti. Se avete qualche dubbio o volete un consiglio sulla manutenzione del verde e sulla salute del giardino, con i nostri anni di esperienza alle spalle siamo a vostra disposizione per aiutarvi a trovare la soluzione migliore alle vostre esigenze. Ora vediamo come scegliere la centralina per irrigazione migliore. 

Come funziona la centralina per irrigazione

Prima ancora di vedere come orientarsi nella scelta dei vari modelli della centralina per irrigazione, sarebbe bene capire che cosa è e come funziona questo prodotto. Tutte le centraline (persino quelle più economiche) hanno un funzionamento di base che consiste nell’automatizzazione dell’impianto e nella programmazione. 

In sostanza l’automatizzazione consente di evitare di innaffiare manualmente il giardino e di poter gestire tutto a distanza, lasciando fare al sistema di irrigazione. Invece la gestione della programmazione consente di personalizzare le modalità di irrigazione del prato, di gestire le partenze, di stabilire il ciclo di irrigazione. 

Funzioni della centralina

Quali sono le funzioni più diffuse in assoluto? In alcuni casi la centralina per irrigazione permette di dividere l’impianto in più zone o settori. Ad esempio se avete un giardino esteso con tante piante, tante siepi, potreste avere bisogno di una gestione intelligente della centralina per irrigazione per curare tutto il prato. La centralina a 2-4-6 zone consente di suddividere i settori e gestire in modo personalizzato l’irrigazione di ogni singola parte del prato. Si tratta appunto di una soluzione molto comoda se si ha a che fare con un prato davvero molto grande. 

Inoltre fra le funzioni di base della centralina per irrigazione più note c’è quella del sensore poggia. Si tratta di un sensore utilissimo in grado di percepire se stia o meno piovendo. Se piove la centralina per irrigazione non si attiva e di conseguenza non comincia l’annaffiamento del prato, evitando così che si creino dei ristagni di acqua che possono rovinare il manto erboso. 

Non solo: alcune centraline sono dotate di funzioni avanzate (che ovviamente sono presenti nei modelli più costosi, e che possono facilitare la gestione del prato). Ad esempio spesso si tratta della possibilità di programmare la centralina per irrigazione direttamente per mezzo di app. Che vi troviate al lavoro o ovunque, potete cambiare e programmare la gestione della centralina per irrigazione con il cellulare o il tablet. Potete anche collegarvi con le centrali meteorologiche, che permettono di risparmiare tanta acqua ed energia elettrica e di rispettare l’ambiente. Infine, in alcuni casi è possibile anche espandere i moduli del sistema per irrigare. 

La centralina per irrigazione da interno 

La centralina per irrigazione da interno è senza dubbio il modello più diffuso in assoluto. Si tratta di una buona soluzione per chi abbia un piccolo giardino o orto, un appezzamento da terreno e via dicendo. In linea di massima queste centraline sono quasi sempre abbinate con irrigatori da giardino a scomparsa, modelli che sono sottoterra e si sollevano solamente per distribuire l’acqua. I programmatori devono essere collegati a delle elettrovalvole per irrigazione, una valvola elettrica che si apre e si chiude e che è comandata da una centralina. Se si hanno diverse zone del giardino da dover prendere in considerazione è possibile aver bisogno di più valvole elettriche ciascuna comandata dalla stessa centralina per irrigazione. 

Quanto costa la centralina per irrigazione per interno? In realtà si tratta del modello con il costo più accessibile. Ovviamente i prezzi possono variare e di molto anche a seconda della tecnologia utilizzata. Per fare un esempio una centralina a 4 zone modello base ed economica costa circa 30 euro, a fronte dei più di 200 del modello con WiFi e di ultima generazione. Bisogna valutare insomma il rapporto qualità prezzo tenendo conto delle proprie effettive esigenze nonché della grandezza del giardino. 

La centralina per irrigazione da esterno 

La centralina per irrigazione da esterno è identica al modello da interno, ma essendo pensata per stare fuori casa è dotata di uno schermo che la protegge. Infatti questo modello è protetto da una schermata che la tutela dalla pioggia e dagli agenti atmosferici, che la rende stagna e che permette di poter installare la centralina per irrigazione in giardino. 

In genere si tratta di modelli che sono dotati anche di una chiave di sicurezza per evitare che persone non autorizzate possano accedere ai comandi del sistema di irrigazione. La centralina per irrigazione per esterno ovviamente è più complessa e completa, e quindi più costosa, di quella da interno. I prezzi partono da quasi 80 euro per un modello semplice a 4 zone per superare abbondantemente i 200 per i modelli che possono essere collegati ad una stazione meteorologica. Anche in questo caso sicuramente è buona norma cercare di affidarsi a dei marchi conosciuti che siano sinonimo di qualità. 

La centralina per irrigazione a batteria 

Si tratta di modelli molto semplici, funzionali ed utili per l’irrigazione di piccoli giardini, orti, terrazze. Sono sostanzialmente dei timer a batteria che non devono essere collegati all’impianto elettrico. Hanno una sola zona e vanno collegati al rubinetto, possono essere programmati per mezzo di due manopole che gestiscono la partenza dell’irrigazione e la sua durata. La centralina per irrigazione a batteria è senza dubbio una buona soluzione per chi non abbia esigenze, a causa della grandezza del giardino, di optare per un modello più tecnologico e moderno e costoso. 

Ovviamente non si tratta di una soluzione indicata per i giardini molto grandi o suddivisi a zone, ma per un piccolo giardino possono essere una soluzione perfetta perché piccoli, economici e semplici da usare. 

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Vademecum del prato perfetto

Vademecum del prato perfetto

Avere un prato perfetto è il vostro desiderio praticamente da sempre? Sognate di avere un bellissimo manto erboso soffice, di un verde intenso, nel vostro giardino? Niente paura, ci sono degli ottimi consigli che possono formare il vademecum del prato perfetto e che vi aiuteranno ad avere un manto erboso davvero di alta qualità. 

Chiunque vorrebbe che il suo giardino assomigliasse, almeno da lontano, ad un vero campo da golf con un tappeto erboso soffice e sano. Per poter ottenere questo tipo di risultato è necessario investire nelle cure e nella manutenzione del prato e valutare bene quali siano le necessità della specie seminata. Acqua, sole, ombra, taglio, concimazione, protezione da insetti ed infestanti sono le colonne portanti del vademecum per avere un prato davvero perfetto da vedere e da vivere. 

Nella nostra lunga esperienza abbiamo visto e riparato a tantissimi errori comuni che molti proprietari di prato commettevano in buona fede. Prendersi cura del prato perfetto è questione di abitudine e di attenzione ai dettagli. Ecco quindi qualche utile consiglio che riguarda in toto la gestione del manto erboso di casa. Come innaffiare, quanto e quanto innaffiare, come seminare e concimare. Sono solamente alcuni dei consigli che vogliamo darvi per aiutarvi a fare del vostro prato un reale prato perfetto. Se avete bisogno di altri consigli o di suggerimenti, potete contattarci. 

Innaffiare il prato: qualche consiglio 

Come si innaffia il prato perfetto? L’irrigazione è una delle attività più importanti e più delicate in assoluto per un prato. Questo perché se bagnare poco può essere pericoloso, anche bagnare troppo può far marcire l’erba. Nella gestione dell’irrigazione bisogna anche tenere conto dell’età del prato, della sua specie, e della stagione, nonché del tipo di terreno. Il primo mese di vita dei prati, quando sono appena impiantati, è quello più delicato in assoluto. Se quindi intendete irrigare il prato in questa stagione dovete cercare di mantenerlo umido bagnandolo almeno due volte al giorno. 

Se la terra è molto compatta, argillosa, va innaffiata circa una volta a settimana (a seconda della stagione). Al contrario il terreno sabbioso tende ad assorbire molto più velocemente l’acqua quindi ha bisogno di essere inaffiato più spesso. 

L’irrigazione durante l’estate deve essere concentrata soprattutto la mattina molto presto e la sera, mentre durante il giorno, essendoci il sole, è bene evitare. Il sole infatti fa evaporare l’acqua presente nel terreno. Durante la primavera e l’autunno l’irrigazione può avvenire anche di giorno, mentre nella stagione invernale non c’è bisogno di procedere a bagnare il terreno per il semplice fatto che il giardino è a riposo. 

Irrigare il prato al mattino, secondo molti giardinieri, è la soluzione migliore. Invece l’annaffiamento notturno potrebbe non esserlo in quanto in questo modo l’acqua ristagna all’interno del terreno per un lungo lasso di tempo e di conseguenza può ammalarsi. 

Prendersi cura del prato 

Il prato non va solamente innaffiato e tagliato ma bisogna anche curarsi di eliminare le erbacce e di evitare che si possano presentare insetti infestanti. Le foglie infestanti larghe e le erbacce vanno rimosse immediatamente dalla radice. Possibilmente l’eliminazione dovrebbe avvenire dopo abbondanti piogge che rendono il terreno più morbido e quindi più semplice la loro eliminazione. Il controllo delle piante infestanti è di fondamentale importanza per eliminare questo problema così pericoloso. 

Ma la cosa più importante è prevenire, cioè evitare che si possano presentare le erbacce. Per evitare bisogna usare un erbicida di pre emergenza, oppure uno di quei prodotti naturali che evitano la proliferazione delle infestanti (specie all’inizio della primavera). Lo stesso discorso si può fare anche per quanto riguarda le formiche: meglio cercare di occuparsi della questione quando il problema non è ancora sorto. Di conseguenza si possono usare dei prodotti preventivi per liberarsi delle formiche prima ancora che si presentino. 

Per prendersi cura al meglio del prato è anche necessario nutrirlo quando ne ha bisogno. Il prato ha soprattutto bisogno di azoto, il maggiore nutriente per un manto erboso perfetto. Il fertilizzante a base di azoto può mantenere il prato sano e verde in maniera più rapida e migliorare quindi la qualità del manto erboso. Meglio evitare di fertilizzare durante l’inverno, quando il prato non riesce ad assorbire altri nutrienti. Inoltre attenzione a non esagerare con l’azoto per non bruciare alcune zone del prato. 

Semina del prato: quando? 

Volete un manto erboso davvero morbido, perfetto? In alcuni casi procedere alla semina delle zone rade è il modo migliore per garantire una crescita abbastanza coerente del prato nel suo complesso. Se ci sono delle zone un po’ sottili, è possibile riseminarle per ottenere un certo miglioramento. 

La risemina va studiata bene e bisognerà avere particolarmente cura del tratto di prato nuovo fino a che l’erba non germoglierà. Evitate di passeggiare sul prato che avete appena seminato. In generale, sarebbe bene cercare di calpestare il prato il meno possibile se si desidera davvero un manto erboso perfetto e verde. 

Taglio del prato, quando farlo 

Un altro fattore di fondamentale importanza per il vademecum del prato perfetto è il taglio del prato, che dev’essere effettuato in maniera ponderata. Uno dei consigli per avere un prato perfetto è quello di procede al taglio alto. Infatti spesso di procede al taglio basso il che sembra anche un risparmio di tempo, ma può peggiorare lo stato dell’erba. Inoltre il taglio basso permette ai semi delle erbacce di mettere radice. Per questo mantenere il prato un po’ più alto può favorire il fatto che stia in salute. La regola generale per procedere al taglio sarebbe di rispettare sempre la regola del terzo, mai tagliare l’erba per più di un terzo della sua altezza per migliorare la sua crescita. 

Alla stregua quando si procede al taglio dell’erba bisogna usare solamente utensili professionali e mantenere le lame ben affilate. Anche questo fa parte del vademecum del prato ideale. Una lama smussata e poco affilata infatti non taglia l’erba, ma la strappa, creando quindi un bordo frastagliato che dà un aspetto poco sano al prato nel suo complesso. Almeno una volta in stagione bisognerebbe affilare la lama per evitare questo effetto alquanto spiacevole.